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Nel nostro intervento pensare di essere autoreferenziali è puramente demagogico, oltre che improduttivo.
Il nostri servizi si nutrono quindi delle interconnessioni che dagli stessi portano ad Agenzie territoriali formali e non.
Queste sono state identificate in altre cooperative, Servizi Pubblici come i Servizi Sociali dei comuni di riferimento, l’Azienda Sanitaria Provinciale, le regione Calabria, le Istituzioni in genere.
Si inseriscono a pieno titolo nella rete formale anche tutte le agenzie che permettono l’instaurarsi di relazioni produttive dove per tale aggettivo si intende il benessere dell’utente/ospite.
Quindi le Parrocchie, i Gruppi sportivi, le Associazioni Culturali…
Particolare importanza rivestono le reti informali, la cui identificazione vive un dinamismo evolutivo che permette soltanto di fare degli sporadici esempi.
Il vicino di casa che partecipa, dopo essere stato individuato e coinvolto, all’esecuzione di un programma riabilitativo od assistenziale di un utente.

(Segue esempio grafico identificativi concetto di rete)




Od una relazione recuperata attraverso l’intervento di facilitazione da parte di un nostro Servizio, sia domiciliare che residenziale.
In atto i nostri Servizi vivono un continuo dinamismo identificativo rispetto alla Rete Sociale del Territorio ove operiamo.
Possiamo affermare che quasi tutti gli Enti Locali coinvolti nei nostri interventi ne fanno parte, piuttosto che i Servizi afferenti all’Azienda Sanitaria Provinciale ( Ospedale, Servizi Specialistici e Territoriali…)
Desumiamo inoltre che l’attivazione della Rete Sociale non è un puro atto riconducibile ad un automatismo prassico, bensì è strettamente correlata a due fattori endogeni alle “maglie” della stessa rete:

• La capacità di creare occasioni di relazione e confronto tra servizi;
• La formazione specifica nel lavoro di rete;

La concorrenza di questi due fattori tende a rendere efficace la rete, manutenerla adeguatamente ed estenderne la maglie all’infinito.